Nel 2014, il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e il Catholic Relief Services (CRS) hanno convocato la prima Conferenza vaticana sull’impact investing, “Investire in favore dei poveri”.
Alla conferenza, che si è svolta il 16 e il 17 giugno 2014, hanno preso parte personalità di spicco in tale campo provenienti da tutto il mondo.
L’intento dei promotori era acquisire il loro impegno in modo da veicolare più rapidamente il capitale privato in favore dei poveri, in modo che i soggetti più vulnerabili delle società riuscissero così a risollevarsi. Come ha dichiarato lo stesso Papa Francesco alla conferenza: "E' importante che l'etica svolga, ancora una volta, il suo ruolo nel mondo della finanza e che i mercati facciano gli interessi dei popoli e del bene comune dell'umanità."
Da allora sono stati fatti passi da gigante, sia in questo settore sia nel nostro lavoro.
Di conseguenza, dal 26 al 28 giugno 2016, il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e il Catholic Relief Services ospitera la seconda conferenza vaticana sull’impact investing.
In occasione della celebrazione del Giubileo straordinario della Misericordia istituito da Papa Francesco e della sua enciclica del 2015 Laudato Si, la conferenza, che è stata intitolata Fare dell'anno della Misericordia un anno di impatto per i poveri, si concentra sullo sviluppo delle competenze delle imprese della chiesa.
Per quasi 2000 anni, la Chiesa cattolica ha sviluppato e gestito ministeri sociali, guadagnandosi la fiducia e l'amicizia del popolo che ha servito. Queste opere ora costituiscono l’asse centrale delle infrastrutture di molti Paesi in materia di assistenza sanitaria, istruzione e servizi sociali. La Chiesa cattolica ha diretto strutture sociali guadagnandosi il rispetto di leader locali e nazionali. Per secoli, in Africa, Asia e America Latina, i missionari cattolici hanno lavorato duramente al servizio dei poveri.
Oggigiorno è chiaro che beneficienza e donazioni non saranno sufficienti nel lungo periodo per mantenere la visione, la passione e l'eccellenza di cui hanno dato prova i ministeri sociali cattolici. Molte diocesi si sostengono, infatti, attraverso aziende che producono vino, formaggio, mais o farina di manioca, artigianato, oggetti d'arte e mobili; alcune organizzazioni religiose hanno creato associazioni e cooperative di credito, programmi di microcredito e progetti di "commercio equo e solidale"; e alcune diocesi possiedono proprietà commerciali e gestiscono imprese agricole di trasformazione.
La conferenza vede impegnati circa 140 partecipanti provenienti da tutto il mondo. Si prevede che essa catalizzi gli sforzi sostenuti dalla Chiesa nel passare dalla programmazione sociale all’impresa sociale e si vuole che rappresenti un forum volto a creare nuove partnership a sostegno di tale intento.
La conferenza ha due obiettivi primari:
(1) indagare su quando e come la Chiesa cattolica e le altre istituzioni fondate sulla fede possano utilizzare un modello basato sul mercato che impieghi il capitale privato e nuove partnership, con l’obiettivo di raggiungere e sostenere la loro missione sociale; e
(2) attivare queste istituzioni, in una fase iniziale di riflessione lungimirante, per interagire con imprenditori sociali di successo nonché con investitori nel campo dell’impact investing ed apprendere da loro.
La conferenza inizia la sera di domenica 26 giugno con una cena di apertura. Le attività ufficiali della conferenza si concluderanno la sera di martedì 28 giugno. I partecipanti avranno la possibilità di celebrare insieme la Messa per la festa dei Santi Pietro e Paolo la mattina di mercoledì 29 giugno.
Prima della conferenza (23-25 giugno), il Catholic Relief Services ha riunito un workshop di tre giorni per partecipanti invitati. Tale “workshop pre-conferenza” ha presentato concetti chiave riguardanti l’impresa sociale ispirata alla fede e l’impact investing.
Informazioni su: http://www.viiconference.org/agenda/